martedì 16 marzo 2010

EMOZIONI INTER




LONDRA, 16 marzo 2010 - Certe volte non trovi il gol da dicembre, ma in realtà stai solo aspettando l’occasione giusta. Certe volte serve l’unico che sa come si vince una coppa, per cancellare quella che sembrava una maledizione. Certe volte puoi lasciare una squadra galattica per diventare una stella altrove. Certe volte serve un tecnico "speciale" per continuare a credere in traguardi speciali. L’Inter passa ai quarti di Champions, vince a Stamford Bridge 1-0, elimina il Chelsea e il re di coppa Ancelotti: lo fa con un gol di Samuel Eto’o al 78’, su un grande assist di Sneijder, lo "scarto" del Real. Lo fa giocando con una formazione d’attacco, ma attenta e ben messa in campo. Lo fa soffrendo, come inevitabile, ma con un 3-1 complessivo.
Infine vorrei ricordare una perla di Josè Mourinho sulla Champions League: “Ci sono tanti allenatori che l’hanno vinta perché ogni anno un club ne vince una. Ferguson che per me è il capo degli allenatori mondiali, ha 68 anni e ha vinto due Champions League. Io ho 45 anni e ne ho vinta una ma tra 23 anni vediamo quante ne avrò vinte io… Però, ce n’è uno solo che ne ha vinte due, ma persa una dopo essere passato in vantaggio 3-0. Mancini? Lui ha dopo Liverpool e l’eliminazione dalla Champions ha annunciato l’addio, io dopo Manchester ho chiesto una riunione per vedere cosa serviva per vincere. C’è una piccola differenza…”.

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