lunedì 25 ottobre 2010

E' Tutto Una Questione Di Testa

Secondo uno studio della Syracuse University, pubblicato sul Journal of Sexual Medicine, l’amore e l’innamorarsi sono una questione di cervello e non di cuore, poiché la sensazione che si prova è dovuta al rilascio in 12 aree del nostro cervello, di sostanze chimiche che la provocano, come dopamina e adrenalina.
I ricercatori hanno scoperto che è sufficiente un quinto di secondo, per innamorarsi, lo stesso tempo necessario per il rilascio di sostanze chimiche che provocano euforia, nel nostro cervello, che di conseguenza fa aumentare i battiti del nostro cuore.
La risonanza magnetica funzionale, ha mostrato le aree del cervello che si attivano negli affari di cuore, di stimolazioni che percorrono il corpo dal cervello al cuore e viceversa e d’altre sostanze coinvolte, come il fattore di crescita dei nervi, una proteina, i cui livelli sono più alti nelle persone coinvolte in un processo d’innamoramento.
Secondo i ricercatori, spesso sensazioni che imputiamo venire dal cuore, sono in realtà provenienti dal cervello e che l’innamorarsi e l’amore, hanno basi più scientifiche di quanto si possa credere.

venerdì 15 ottobre 2010

Medal of Honor, proteste e preoccupazioni

Medal of Honor, il videogioco di Electronic Arts sviluppato da DICE e Danger Close, è disponibile da oggi in tutta Italia per la vendita.
Mentre gli appassionati dell'ultimo capitolo di questa simulazione bellica fanno la fila per assicurarsi una copia, da tutto il paese si levano voci di protesta per la commercializzazione del prodotto.
Il problema, secondo i detrattori di Medal of Honor, è che si possono impersonare, oltre ai soldati americani, i guerriglieri talebani coinvolti nel conflitto.

La posizione di chi non vuole Medal of Honor nei negozi è riassunta dalla dichiarazione rilasciata ieri dall'On. Augusto Di Stanislao, capogruppo di Italia dei Valori e membro della Commissione per la Difesa: "È sconcertante e avvilente" ha detto il politico, "che arrivi in Italia il videogioco Medal of Honor. […]permetterà a tutti, bambini compresi, di scegliere di stare dalla parte delle forze occidentali o talebane e addentrarsi virtualmente nello scenario di guerra. […]Chiederò in tutte le sedi competenti, il sequestro in tutta Italia del videogioco".
Parole durissime, quelle di Di Stanislao, che fanno coppia con le proteste sorte tempo addietro in Inghilterra e negli Stati Uniti. In quei paesi il videogioco veniva accusato di essere irrispettoso verso i soldati in guerra e diseducativo per i ragazzi: si continuava a insistere sopratutto sull'immoralità di impersonare un talebano.
I giudizi avversi al videogioco di EA tengono quindi conto di fattori di carattere politico e ideologico, mentre i molti sostenitori del titolo bellico si basano su tutt'altri elementi.Medal of Honor viene vista come una simulazione altamente sofisticata di uno scenario di guerra odierno, con personaggi, veicoli e armi riprodotti alla perfezione. Si tratta quindi di un'esperienza di gioco realistica, con elevate dosi di sangue e violenza, proprio come lo sono tutte le guerre.
Gran parte del fastidio suscitato dal gioco è causato dalla modalità multiplayer dove è possibile impersonare i talebani che, piaccia o meno, fanno parte del conflitto. Nell'ottica della simulazione, quindi, il soldato talebano diventa un personaggio come gli altri.
A sostegno della legittimità di Medal of Honor, infine, viene sfoderato il sigillo del PEGI, l'organismo che si occupa di informare circa i contenuti dei giochi. Il marchio PEGI segnala il videogioco come non adatto ai minori di 18 anni per l'eccessiva violenza. Non ci sarebbe quindi bisogno di nessun boicottaggio, ma solamente di un maggior controllo dei genitori sui giochi dei loro figli.
Polemiche simili affliggono spesso molti giochi di guerra troppo realistici, come era già accaduto per Call of Duty: Modern Warfare 2, dove veniva fatto rivivere un attacco terroristico armato in un aeroporto.
La storia si ripete, anche nei videogiochi.

sabato 19 giugno 2010

Impressionante il cervello


Sneocdo uno sdtiuo dlel'Untisveria di Cadmbrige, non irmptoa cmoe snoo sctrite le plaroe, tutte le letetre posnsoo esesre al pstoo sbgalaito, è ipmtortane sloo che la prmia e l'umltia letrtea saino al ptoso gtsiuo, il rteso non ctona. Il cerlvelo è comquune semrpe in gdrao di decraifre tttuo qtueso coas, pcherè non lgege ongi silngoa ltetrea, ma lgege la palroa nel suo insmiee... Vstio?

giovedì 10 giugno 2010

VALE NON MOLLARE



La peggiore delle cadute, la peggiore delle fratture: Valentino Rossi, il pilota che nella storia del motomondiale è quello che è rotolato sull'asfalto meno degli altri, paga in un solo colpo il debito con la sorte: durante il secondo turno di prove ufficiali alle curve "Biondetti" del circuito del Mugello è volato malamente, sbalzato dalla sua moto ha sbattuto la parte bassa della gamba destra. E' il colpo più temuto dai piloti perché quella è l'unica parte del corpo ancora oggi poco protetta dove - a parte le collisioni - ci si può fare davvero male.
Terribile la prima diagnosi: frattura esposta della tibia della gamba destra con versamento nella zona della frattura e una forte lacerazione. Nella caduta Valentino Rossi ha riportato anche la frattura del perone della gamba destra oltre alla tibia. Lo ha riferito il dottor Claudio Costa, responsabile della clinica mobile che segue il campionato del mondo di motociclismo. Tradotto? Mondiale addio.
Rossi è stato operato dal professor Buzzi al Cto di Firenze. "L'intervento chirurgico al quale è stato sottoposto Valentino Rossi è perfettamente riuscito". Lo ha affermato il dottor Claudio Costa, responsabile della Clinica Mobile, uscendo alla sala operatoria dopo poco più di due ore. "La prognosi per una frattura esposta è di qualche mese solitamente - ha detto il professor Buzzi dopo l'intervento - . Orientativamente oggi posso dire nell'ordine di 4-5 mesi".

- "Non vi preoccupate, torno presto. Ho avuto paura, ora va molto meglio. Ci vorrà un po' di tempo, l'importante è tornare al 100%". Così il campione del mondo ha salutato in diretta tutti i suoi tifosi presenti sugli spalti del Mugello e pronti ad assistere al Gp d'Italia. Il "dottore" ha parlato al telefono in diffusione e la sua voce è stata ascoltata dai tifosi. Rossi ha ringraziato tutti, assicurando una pronta guarigione ed un pronto rientro in gara: "Cercherò di tornare il più presto possibile. Ho capito subito che mi ero fatto male, vedere il piede un pò staccato dalla gamba è stato brutto. E' stata una brutta caduta, ci sono stati momenti difficili", dice Rossi in collegamento telefonico con Italia 1.
Poi Rossi ha aggiunto: "Sto piuttosto bene. Ringrazio tutti quelli che al Mugello stanno mostrando striscioni per me. Ringrazio i piloti che mi hanno salutato e che mi sono vicini", dice Rossi, che dimostra di aver ritrovato il sorriso. "Ora ho scoperto di avere un bellissimo rapporto con la morfina...", dice. "L'operazione è andata benissimo, il dottor Buzzi è stato bravissimo. Mi hanno messo un chiodo in una gamba, la frattura è stata allineata. Domani mi chiuderanno la ferita", dice ancora. la gara la seguirà in tv: per lui, il Mondiale è virtualmente finito. "Speriamo che oggi non vinca nessuno...", dice sorridendo.
GRANDE VALE
Se non sono stati sufficienti 9 titoli mondiali per capire chi è il miglior pilota di moto al mondo....godetevi questo video.


GRAZIE INTER

Bè finita la stagione calcistica in Italia, non poteva certo mancare un post dedicato alla storica tripletta della grande Inter di quest'anno vista la mia eterna fede nerazzurra.
L'impresa riuscita alla squadra di Mourinho non ha precedenti in Italia e solo 5 in Europa: Coppa Italia il 5 maggio all'olimpico contro i romanisti (1-0 Milito), scudetto 16 maggio a Siena (0-1 Milito) e la notte magica del 22 maggio a Madrid contro il Bayern (2-0 Milito, Milito) per completare una stagione storica. Negli anni '90 lo chiamavano Grande Slam, e non portava benissimo. Appena lo nominavi, la stagione girava storta. Ora il Barcellona ha battezzato il "triplete", e Samuel Eto'o lo ha portato a Milano. Tripletta, 3 tituli, chiamatela come volete: un'impresa storica nel calcio italiano, mai riuscita a nessuno e con non più di cinque precedenti nella storia del calcio europeo: nell'ordine Celtic Glasgow nel 1967, Ajax nel 1972, Psv nel 1988, Manchester United nel 1999, Barcellona l'anno scorso. E dire che la stagione dell'Inter era iniziata con la sconfitta in Supercoppa Italiana: quella, però, era una propaggine della scorsa stagione, l'annata perfetta è ancora possibile.
Slam interista può completarsi e raggiungere dimensioni epiche, bissando l'impresa della squadra di Guardiola, a cui è riuscito il filotto di sei (Supercoppa spagnola, Supercoppa europea e poi Mondiale per club): si partirà ad agosto con la sfida alla Roma a Shanghai, il 27 a Montecarlo l'avversario sarà l'Atletico Madrid, a dicembre si va ad Abu Dhabi, contro avversari che ancora si stanno giocando le coppe continentali. A guidare l' armata nerazzurra in panchina però la prox stagione sarà Rafa Benitez, già nel cuore degli interisti per la notte di Istanbul ( i milanisti se lo ricorderanno bene). FORZA PAZZA INTER!!!!


DA BRIVIDI!!!

IDIOZIE GENIALI

Se foste assolutamente certi di non poter fallire, a cosa dedichereste la vita??

La storia dell'umanità è costellata da geni che hanno cambiato il mondo. Salvo rari casi, non si trattava di individui particolarmente dotati o che versassero in condizioni estremamente favorevoli: per la maggior parte erano degli 'idioti' convinti. Attorno a queste persone di media intelligenza c'erano, e questo è vero nell'assoluta totalità dei casi, amici e conoscenti di intelletto e giudizio pari se non superiore, dotati di perspicacia e buonsenso. Solitamente l'occupazione di questi ultimi era denigrare i tentativi infruttuosi dei primi, all'inizio sbeffeggiandoli scherzosamente e via via più violentemente,poi, in altre occasioni, spiegando magnanimamente ai presenti l'ovvio motivo per cui tali sforzi fossero destinati a sicuro insuccesso.
Ne citerò qualcuno.
-Il progressista reverendo Wright, che più volte spiegò ai figli le motivazioni fisiche, antropologiche e religiose per le quali l'uomo mai e poi mai avrebbe potuto volare per mezzo di una macchina.









-L'esperto di psicologia delle masse che disse a Stan Lee: "Non puoi chiamare un eroe Spider Man: la gente odia i ragni, lo odieranno!"






-Jim Denny, direttore del teatro Grand Ole Opry, che disse a Elvis Presley, licenziandolo dopo una sola esibizione: "Tu non farai strada, figliolo. Dammi retta: torna a fare il camionista."






-Gli accorti sviluppatori di software, che regalarono letteralmente a Apple e Microsoft la nuova invenzione del loro team con l'assennato parere: nessun dirigente vorrà mai tenere sulla propria scrivania un affare chiamato "topo".




-E che dire di Charles H. Duel, lungimirante responsabile dell'ufficio brevetti, che dall' alto della sua esperienza professionale e con ovvia cognizione di causa sentiziò:"Everything that can be invented has been invented" (E' già stato inventato tutto l'inevitabile). Era il 1899. Bè, col senno di poi possiamo dire che il buon vecchio Charles non aveva ancora visto niente!

mercoledì 9 giugno 2010

Pubmed

Pubmed è veramente interessante. Ho fatto un paio di ricerche, soprattutto sono andato a curiosare le pubblicazioni dei nostri professori e sono rimasto sorpreso dalla quantità di articoli presenti anche se sotto l aspetto scientifico ho capito praticamente zero visto che si parla di proteine con nomi esorbitanti e di malattie praticamente sconosciute a noi studenti del primo anno. Comunque trovo Pubmed un strumento molto funzionale e utile per la comunità scientifica e per la ricerca medica perchè permette di mantenere un costante aggiornamento sulle scoperte di nuove conoscenze e tecniche.