Secondo uno studio della Syracuse University, pubblicato sul Journal of Sexual Medicine, l’amore e l’innamorarsi sono una questione di cervello e non di cuore, poiché la sensazione che si prova è dovuta al rilascio in 12 aree del nostro cervello, di sostanze chimiche che la provocano, come dopamina e adrenalina.
I ricercatori hanno scoperto che è sufficiente un quinto di secondo, per innamorarsi, lo stesso tempo necessario per il rilascio di sostanze chimiche che provocano euforia, nel nostro cervello, che di conseguenza fa aumentare i battiti del nostro cuore.
La risonanza magnetica funzionale, ha mostrato le aree del cervello che si attivano negli affari di cuore, di stimolazioni che percorrono il corpo dal cervello al cuore e viceversa e d’altre sostanze coinvolte, come il fattore di crescita dei nervi, una proteina, i cui livelli sono più alti nelle persone coinvolte in un processo d’innamoramento.
Secondo i ricercatori, spesso sensazioni che imputiamo venire dal cuore, sono in realtà provenienti dal cervello e che l’innamorarsi e l’amore, hanno basi più scientifiche di quanto si possa credere.
lunedì 25 ottobre 2010
venerdì 15 ottobre 2010
Medal of Honor, proteste e preoccupazioni
Medal of Honor, il videogioco di Electronic Arts sviluppato da DICE e Danger Close, è disponibile da oggi in tutta Italia per la vendita.
Mentre gli appassionati dell'ultimo capitolo di questa simulazione bellica fanno la fila per assicurarsi una copia, da tutto il paese si levano voci di protesta per la commercializzazione del prodotto.
Il problema, secondo i detrattori di Medal of Honor, è che si possono impersonare, oltre ai soldati americani, i guerriglieri talebani coinvolti nel conflitto.
La posizione di chi non vuole Medal of Honor nei negozi è riassunta dalla dichiarazione rilasciata ieri dall'On. Augusto Di Stanislao, capogruppo di Italia dei Valori e membro della Commissione per la Difesa: "È sconcertante e avvilente" ha detto il politico, "che arrivi in Italia il videogioco Medal of Honor. […]permetterà a tutti, bambini compresi, di scegliere di stare dalla parte delle forze occidentali o talebane e addentrarsi virtualmente nello scenario di guerra. […]Chiederò in tutte le sedi competenti, il sequestro in tutta Italia del videogioco".
Parole durissime, quelle di Di Stanislao, che fanno coppia con le proteste sorte tempo addietro in Inghilterra e negli Stati Uniti. In quei paesi il videogioco veniva accusato di essere irrispettoso verso i soldati in guerra e diseducativo per i ragazzi: si continuava a insistere sopratutto sull'immoralità di impersonare un talebano.
I giudizi avversi al videogioco di EA tengono quindi conto di fattori di carattere politico e ideologico, mentre i molti sostenitori del titolo bellico si basano su tutt'altri elementi.Medal of Honor viene vista come una simulazione altamente sofisticata di uno scenario di guerra odierno, con personaggi, veicoli e armi riprodotti alla perfezione. Si tratta quindi di un'esperienza di gioco realistica, con elevate dosi di sangue e violenza, proprio come lo sono tutte le guerre.
Gran parte del fastidio suscitato dal gioco è causato dalla modalità multiplayer dove è possibile impersonare i talebani che, piaccia o meno, fanno parte del conflitto. Nell'ottica della simulazione, quindi, il soldato talebano diventa un personaggio come gli altri.
A sostegno della legittimità di Medal of Honor, infine, viene sfoderato il sigillo del PEGI, l'organismo che si occupa di informare circa i contenuti dei giochi. Il marchio PEGI segnala il videogioco come non adatto ai minori di 18 anni per l'eccessiva violenza. Non ci sarebbe quindi bisogno di nessun boicottaggio, ma solamente di un maggior controllo dei genitori sui giochi dei loro figli.
Polemiche simili affliggono spesso molti giochi di guerra troppo realistici, come era già accaduto per Call of Duty: Modern Warfare 2, dove veniva fatto rivivere un attacco terroristico armato in un aeroporto.
La storia si ripete, anche nei videogiochi.
Mentre gli appassionati dell'ultimo capitolo di questa simulazione bellica fanno la fila per assicurarsi una copia, da tutto il paese si levano voci di protesta per la commercializzazione del prodotto.
Il problema, secondo i detrattori di Medal of Honor, è che si possono impersonare, oltre ai soldati americani, i guerriglieri talebani coinvolti nel conflitto.
La posizione di chi non vuole Medal of Honor nei negozi è riassunta dalla dichiarazione rilasciata ieri dall'On. Augusto Di Stanislao, capogruppo di Italia dei Valori e membro della Commissione per la Difesa: "È sconcertante e avvilente" ha detto il politico, "che arrivi in Italia il videogioco Medal of Honor. […]permetterà a tutti, bambini compresi, di scegliere di stare dalla parte delle forze occidentali o talebane e addentrarsi virtualmente nello scenario di guerra. […]Chiederò in tutte le sedi competenti, il sequestro in tutta Italia del videogioco".

Parole durissime, quelle di Di Stanislao, che fanno coppia con le proteste sorte tempo addietro in Inghilterra e negli Stati Uniti. In quei paesi il videogioco veniva accusato di essere irrispettoso verso i soldati in guerra e diseducativo per i ragazzi: si continuava a insistere sopratutto sull'immoralità di impersonare un talebano.
I giudizi avversi al videogioco di EA tengono quindi conto di fattori di carattere politico e ideologico, mentre i molti sostenitori del titolo bellico si basano su tutt'altri elementi.Medal of Honor viene vista come una simulazione altamente sofisticata di uno scenario di guerra odierno, con personaggi, veicoli e armi riprodotti alla perfezione. Si tratta quindi di un'esperienza di gioco realistica, con elevate dosi di sangue e violenza, proprio come lo sono tutte le guerre.
Gran parte del fastidio suscitato dal gioco è causato dalla modalità multiplayer dove è possibile impersonare i talebani che, piaccia o meno, fanno parte del conflitto. Nell'ottica della simulazione, quindi, il soldato talebano diventa un personaggio come gli altri.
A sostegno della legittimità di Medal of Honor, infine, viene sfoderato il sigillo del PEGI, l'organismo che si occupa di informare circa i contenuti dei giochi. Il marchio PEGI segnala il videogioco come non adatto ai minori di 18 anni per l'eccessiva violenza. Non ci sarebbe quindi bisogno di nessun boicottaggio, ma solamente di un maggior controllo dei genitori sui giochi dei loro figli.
Polemiche simili affliggono spesso molti giochi di guerra troppo realistici, come era già accaduto per Call of Duty: Modern Warfare 2, dove veniva fatto rivivere un attacco terroristico armato in un aeroporto.
La storia si ripete, anche nei videogiochi.

sabato 19 giugno 2010
Impressionante il cervello

Sneocdo uno sdtiuo dlel'Untisveria di Cadmbrige, non irmptoa cmoe snoo sctrite le plaroe, tutte le letetre posnsoo esesre al pstoo sbgalaito, è ipmtortane sloo che la prmia e l'umltia letrtea saino al ptoso gtsiuo, il rteso non ctona. Il cerlvelo è comquune semrpe in gdrao di decraifre tttuo qtueso coas, pcherè non lgege ongi silngoa ltetrea, ma lgege la palroa nel suo insmiee... Vstio?
giovedì 10 giugno 2010
VALE NON MOLLARE

La peggiore delle cadute, la peggiore delle fratture: Valentino Rossi, il pilota che nella storia del motomondiale è quello che è rotolato sull'asfalto meno degli altri, paga in un solo colpo il debito con la sorte: durante il secondo turno di prove ufficiali alle curve "Biondetti" del circuito del Mugello è volato malamente, sbalzato dalla sua moto ha sbattuto la parte bassa della gamba destra. E' il colpo più temuto dai piloti perché quella è l'unica parte del corpo ancora oggi poco protetta dove - a parte le collisioni - ci si può fare davvero male.
Terribile la prima diagnosi: frattura esposta della tibia della gamba destra con versamento nella zona della frattura e una forte lacerazione. Nella caduta Valentino Rossi ha riportato anche la frattura del perone della gamba destra oltre alla tibia. Lo ha riferito il dottor Claudio Costa, responsabile della clinica mobile che segue il campionato del mondo di motociclismo. Tradotto? Mondiale addio.
Rossi è stato operato dal professor Buzzi al Cto di Firenze. "L'intervento chirurgico al quale è stato sottoposto Valentino Rossi è perfettamente riuscito". Lo ha affermato il dottor Claudio Costa, responsabile della Clinica Mobile, uscendo alla sala operatoria dopo poco più di due ore. "La prognosi per una frattura esposta è di qualche mese solitamente - ha detto il professor Buzzi dopo l'intervento - . Orientativamente oggi posso dire nell'ordine di 4-5 mesi".

- "Non vi preoccupate, torno presto. Ho avuto paura, ora va molto meglio. Ci vorrà un po' di tempo, l'importante è tornare al 100%". Così il campione del mondo ha salutato in diretta tutti i suoi tifosi presenti sugli spalti del Mugello e pronti ad assistere al Gp d'Italia. Il "dottore" ha parlato al telefono in diffusione e la sua voce è stata ascoltata dai tifosi. Rossi ha ringraziato tutti, assicurando una pronta guarigione ed un pronto rientro in gara: "Cercherò di tornare il più presto possibile. Ho capito subito che mi ero fatto male, vedere il piede un pò staccato dalla gamba è stato brutto. E' stata una brutta caduta, ci sono stati momenti difficili", dice Rossi in collegamento telefonico con Italia 1.
Poi Rossi ha aggiunto: "Sto piuttosto bene. Ringrazio tutti quelli che al Mugello stanno mostrando striscioni per me. Ringrazio i piloti che mi hanno salutato e che mi sono vicini", dice Rossi, che dimostra di aver ritrovato il sorriso. "Ora ho scoperto di avere un bellissimo rapporto con la morfina...", dice. "L'operazione è andata benissimo, il dottor Buzzi è stato bravissimo. Mi hanno messo un chiodo in una gamba, la frattura è stata allineata. Domani mi chiuderanno la ferita", dice ancora. la gara la seguirà in tv: per lui, il Mondiale è virtualmente finito. "Speriamo che oggi non vinca nessuno...", dice sorridendo.
GRANDE VALE
Terribile la prima diagnosi: frattura esposta della tibia della gamba destra con versamento nella zona della frattura e una forte lacerazione. Nella caduta Valentino Rossi ha riportato anche la frattura del perone della gamba destra oltre alla tibia. Lo ha riferito il dottor Claudio Costa, responsabile della clinica mobile che segue il campionato del mondo di motociclismo. Tradotto? Mondiale addio.
Rossi è stato operato dal professor Buzzi al Cto di Firenze. "L'intervento chirurgico al quale è stato sottoposto Valentino Rossi è perfettamente riuscito". Lo ha affermato il dottor Claudio Costa, responsabile della Clinica Mobile, uscendo alla sala operatoria dopo poco più di due ore. "La prognosi per una frattura esposta è di qualche mese solitamente - ha detto il professor Buzzi dopo l'intervento - . Orientativamente oggi posso dire nell'ordine di 4-5 mesi".

- "Non vi preoccupate, torno presto. Ho avuto paura, ora va molto meglio. Ci vorrà un po' di tempo, l'importante è tornare al 100%". Così il campione del mondo ha salutato in diretta tutti i suoi tifosi presenti sugli spalti del Mugello e pronti ad assistere al Gp d'Italia. Il "dottore" ha parlato al telefono in diffusione e la sua voce è stata ascoltata dai tifosi. Rossi ha ringraziato tutti, assicurando una pronta guarigione ed un pronto rientro in gara: "Cercherò di tornare il più presto possibile. Ho capito subito che mi ero fatto male, vedere il piede un pò staccato dalla gamba è stato brutto. E' stata una brutta caduta, ci sono stati momenti difficili", dice Rossi in collegamento telefonico con Italia 1.
Poi Rossi ha aggiunto: "Sto piuttosto bene. Ringrazio tutti quelli che al Mugello stanno mostrando striscioni per me. Ringrazio i piloti che mi hanno salutato e che mi sono vicini", dice Rossi, che dimostra di aver ritrovato il sorriso. "Ora ho scoperto di avere un bellissimo rapporto con la morfina...", dice. "L'operazione è andata benissimo, il dottor Buzzi è stato bravissimo. Mi hanno messo un chiodo in una gamba, la frattura è stata allineata. Domani mi chiuderanno la ferita", dice ancora. la gara la seguirà in tv: per lui, il Mondiale è virtualmente finito. "Speriamo che oggi non vinca nessuno...", dice sorridendo.
GRANDE VALE
Se non sono stati sufficienti 9 titoli mondiali per capire chi è il miglior pilota di moto al mondo....godetevi questo video.
GRAZIE INTER
Bè finita la stagione calcistica in Italia, non poteva certo mancare un post dedicato alla storica tripletta della grande Inter di quest'anno vista la mia eterna fede nerazzurra.
L'impresa riuscita alla squadra di Mourinho non ha precedenti in Italia e solo 5 in Europa: Coppa Italia il 5 maggio all'olimpico contro i romanisti (1-0 Milito), scudetto 16 maggio a Siena (0-1 Milito) e la notte magica del 22 maggio a Madrid contro il Bayern (2-0 Milito, Milito) per completare una stagione storica. Negli anni '90 lo chiamavano Grande Slam, e non portava benissimo. Appena lo nominavi, la stagione girava storta. Ora il Barcellona ha battezzato il "triplete", e Samuel Eto'o lo ha portato a Milano. Tripletta, 3 tituli, chiamatela come volete: un'impresa storica nel calcio italiano, mai riuscita a nessuno e con non più di cinque precedenti nella storia del calcio europeo: nell'ordine Celtic Glasgow nel 1967, Ajax nel 1972, Psv nel 1988, Manchester United nel 1999, Barcellona l'anno scorso. E dire che la stagione dell'Inter era iniziata con la sconfitta in Supercoppa Italiana: quella, però, era una propaggine della scorsa stagione, l'annata perfetta è ancora possibile.
Slam interista può completarsi e raggiungere dimensioni epiche, bissando l'impresa della squadra di Guardiola, a cui è riuscito il filotto di sei (Supercoppa spagnola, Supercoppa europea e poi Mondiale per club): si partirà ad agosto con la sfida alla Roma a Shanghai, il 27 a Montecarlo l'avversario sarà l'Atletico Madrid, a dicembre si va ad Abu Dhabi, contro avversari che ancora si stanno giocando le coppe continentali. A guidare l' armata nerazzurra in panchina però la prox stagione sarà Rafa Benitez, già nel cuore degli interisti per la notte di Istanbul ( i milanisti se lo ricorderanno bene). FORZA PAZZA INTER!!!!
DA BRIVIDI!!!
L'impresa riuscita alla squadra di Mourinho non ha precedenti in Italia e solo 5 in Europa: Coppa Italia il 5 maggio all'olimpico contro i romanisti (1-0 Milito), scudetto 16 maggio a Siena (0-1 Milito) e la notte magica del 22 maggio a Madrid contro il Bayern (2-0 Milito, Milito) per completare una stagione storica. Negli anni '90 lo chiamavano Grande Slam, e non portava benissimo. Appena lo nominavi, la stagione girava storta. Ora il Barcellona ha battezzato il "triplete", e Samuel Eto'o lo ha portato a Milano. Tripletta, 3 tituli, chiamatela come volete: un'impresa storica nel calcio italiano, mai riuscita a nessuno e con non più di cinque precedenti nella storia del calcio europeo: nell'ordine Celtic Glasgow nel 1967, Ajax nel 1972, Psv nel 1988, Manchester United nel 1999, Barcellona l'anno scorso. E dire che la stagione dell'Inter era iniziata con la sconfitta in Supercoppa Italiana: quella, però, era una propaggine della scorsa stagione, l'annata perfetta è ancora possibile.
Slam interista può completarsi e raggiungere dimensioni epiche, bissando l'impresa della squadra di Guardiola, a cui è riuscito il filotto di sei (Supercoppa spagnola, Supercoppa europea e poi Mondiale per club): si partirà ad agosto con la sfida alla Roma a Shanghai, il 27 a Montecarlo l'avversario sarà l'Atletico Madrid, a dicembre si va ad Abu Dhabi, contro avversari che ancora si stanno giocando le coppe continentali. A guidare l' armata nerazzurra in panchina però la prox stagione sarà Rafa Benitez, già nel cuore degli interisti per la notte di Istanbul ( i milanisti se lo ricorderanno bene). FORZA PAZZA INTER!!!!
DA BRIVIDI!!!
IDIOZIE GENIALI
Se foste assolutamente certi di non poter fallire, a cosa dedichereste la vita??
La storia dell'umanità è costellata da geni che hanno cambiato il mondo. Salvo rari casi, non si trattava di individui particolarmente dotati o che versassero in condizioni estremamente favorevoli: per la maggior parte erano degli 'idioti' convinti. Attorno a queste persone di media intelligenza c'erano, e questo è vero nell'assoluta totalità dei casi, amici e conoscenti di intelletto e giudizio pari se non superiore, dotati di perspicacia e buonsenso. Solitamente l'occupazione di questi ultimi era denigrare i tentativi infruttuosi dei primi, all'inizio sbeffeggiandoli scherzosamente e via via più violentemente,poi, in altre occasioni, spiegando magnanimamente ai presenti l'ovvio motivo per cui tali sforzi fossero destinati a sicuro insuccesso.
Ne citerò qualcuno.
-Il progressista reverendo Wright, che più volte spiegò ai figli le motivazioni fisiche, antropologiche e religiose per le quali l'uomo mai e poi mai avrebbe potuto volare per mezzo di una macchina.



-Gli accorti sviluppatori di software, che regalarono letteralmente a Apple e Microsoft la nuova invenzione del loro team con l'assennato parere: nessun dirigente vorrà mai tenere sulla propria scrivania un affare chiamato "topo".
-E che dire di Charles H. Duel, lungimirante responsabile dell'ufficio brevetti, che dall' alto della sua esperienza professionale e con ovvia cognizione di causa sentiziò:"Everything that can be invented has been invented" (E' già stato inventato tutto l'inevitabile). Era il 1899. Bè, col senno di poi possiamo dire che il buon vecchio Charles non aveva ancora visto niente!
La storia dell'umanità è costellata da geni che hanno cambiato il mondo. Salvo rari casi, non si trattava di individui particolarmente dotati o che versassero in condizioni estremamente favorevoli: per la maggior parte erano degli 'idioti' convinti. Attorno a queste persone di media intelligenza c'erano, e questo è vero nell'assoluta totalità dei casi, amici e conoscenti di intelletto e giudizio pari se non superiore, dotati di perspicacia e buonsenso. Solitamente l'occupazione di questi ultimi era denigrare i tentativi infruttuosi dei primi, all'inizio sbeffeggiandoli scherzosamente e via via più violentemente,poi, in altre occasioni, spiegando magnanimamente ai presenti l'ovvio motivo per cui tali sforzi fossero destinati a sicuro insuccesso.
Ne citerò qualcuno.


-L'esperto di psicologia delle masse che disse a Stan Lee: "Non puoi chiamare un eroe Spider Man: la gente odia i ragni, lo odieranno!"

-Jim Denny, direttore del teatro Grand Ole Opry, che disse a Elvis Presley, licenziandolo dopo una sola esibizione: "Tu non farai strada, figliolo. Dammi retta: torna a fare il camionista."

-Gli accorti sviluppatori di software, che regalarono letteralmente a Apple e Microsoft la nuova invenzione del loro team con l'assennato parere: nessun dirigente vorrà mai tenere sulla propria scrivania un affare chiamato "topo".

mercoledì 9 giugno 2010
Pubmed
Pubmed è veramente interessante. Ho fatto un paio di ricerche, soprattutto sono andato a curiosare le pubblicazioni dei nostri professori e sono rimasto sorpreso dalla quantità di articoli presenti anche se sotto l aspetto scientifico ho capito praticamente zero visto che si parla di proteine con nomi esorbitanti e di malattie praticamente sconosciute a noi studenti del primo anno. Comunque trovo Pubmed un strumento molto funzionale e utile per la comunità scientifica e per la ricerca medica perchè permette di mantenere un costante aggiornamento sulle scoperte di nuove conoscenze e tecniche.
sabato 17 aprile 2010
2012

Era da un pò che non postavo qualcosa (colpa esame anatomy). Ecco un post su un argomento che mi ha sempre incuriosito e precisamente sulla profezia del 2012 dei Maya.
Basandosi sulla loro perfetta concezione del tempo e dell'universo, i Maya furono in grado di determinare gli avvenimenti che sarebbero accaduti addirittura 90.000 anni dopo, alcuni dei quali vennero scritti in uno dei loro monumenti.
Secondo i loro calcoli, il ciclo che stiamo vivendo attualmente, ha avuto inizio il 13 agosto dell'anno 3114 a.C. e finirà il 22 dicembre 2012, data, secondo queste profezie, della fine del mondo.
I primi segni sarebbero comparsi, secondo i loro calcoli, nel 1992, inizio della conclusione del ciclo, in cui il mondo sarà colpito da disastrose inondazioni, terremoti e incendi, in uno scenario apocalittico, che richiama le profezie del Nuovo Testamento. Questo periodo catastrofico, per la Terra e per gli uomini che vivono ancora nell'odio e nella paura, finirà sabato 22 dicembre 2012, data entro la quale l'uomo dovrà essere in grado di rivoluzionare se stesso e di trasformarsi, ritrovando l'armonia con il cosmo, cosciente di essere parte del Tutto.
Tra l'altro, tra gli eventi già accaduti vi è l'eclissi solare dell'11 agosto 1999 (che si è verificata con soli 33 secondi di ritardo rispetto al tempo pronosticato): ma la cosa più importante è che questa eclissi ha gettato, come previsto, un cono d'ombra "che indicherà all'uomo il proprio conflitto e la propria divisione" sull'Inghilterra, ma soprattutto sui Balcani, il Pakistan e l'India, terre dove si sarebbe manifestato, più che altrove, paura, odio, distruzione.
Un'altra profezia parla di un'onda di calore che partirà dal Sole, dando inizio a un cambio climatico, investendo le azioni degli uomini e dei governanti, che assumeranno una diversa posizione sociale e politica (la globalizzazione?). Questo dovrebbe spingerci a fare un esame di coscienza e a cambiare direzione nel processo di autodistruzione che abbiamo innescato con l'inquinamento, la deforestazione, il buco nell'ozono, e così via.
Per evitare il disastro, i Maya ci chiedono di fare un salto qualitativo e di attivare una coscienza planetaria, che apra la mente molto al di là degli interessi personali. Dopo aver preso atto delle nostre azioni distruttive, dobbiamo ritrovare la capacità di vivere in armonia con gli altri popoli e con l'universo intero. Ma anche di espanderci nello spazio, per apprendere sulla base delle esperienze personali il segreto della vita, di cui noi facciamo parte.
Un'altra profezia riguarda una cometa o un asteroide molto dannoso per l'umanità, la cui traiettoria dovrebbe colpire la Terra. E, guarda caso, sia l'Inghilterra che gli Stati Uniti hanno pronta una task-force, con missili sempre pronti a partire per distruggere un eventuale asteroide.
Secondo studi effettuati da alcuni scienziati il 21 dicembre del 2012 la rotazione della nostra Terra sul proprio asse subirà una fermata che durerà 72 ore per poi riprendere a ruotare in senso inverso, con la conseguente inversione dei poli magnetici. Questa fermata darà probabilmente luogo a eventi climatici e sismici anomali di grandi proporzioni e l’umanità subirà molte perdi
te. Pare che il fenomeno legato al 2012 sia del tutto naturale per la nostra Terra e che, stando al computo del tempo del calendario Maya basato sulla "precessione degli equinozi", si manifesti con regolarità ogni 12.960 anni (a seconda dell'attendibilità delle fonti questa cifra risulta diversa, anche se poi tutte le interpretazioni sono concordi riguardo alla data del 2012, inizio dell'era dell'Acquario). E anche se a tutto oggi ci viene taciuto, sembrerebbe noto anche alla scienza ufficiale che sfrutterebbe, tra i numerosi metodi di datazione, proprio l’inversione magnetica terrestre.
Ogni tanto ci penso e dico: "e se succedesse per davvero ??"...noi studentelli di medicina saremo all inizio del 4°anno con 3 anni di studio buttati al vento...
Basandosi sulla loro perfetta concezione del tempo e dell'universo, i Maya furono in grado di determinare gli avvenimenti che sarebbero accaduti addirittura 90.000 anni dopo, alcuni dei quali vennero scritti in uno dei loro monumenti.
Secondo i loro calcoli, il ciclo che stiamo vivendo attualmente, ha avuto inizio il 13 agosto dell'anno 3114 a.C. e finirà il 22 dicembre 2012, data, secondo queste profezie, della fine del mondo.
I primi segni sarebbero comparsi, secondo i loro calcoli, nel 1992, inizio della conclusione del ciclo, in cui il mondo sarà colpito da disastrose inondazioni, terremoti e incendi, in uno scenario apocalittico, che richiama le profezie del Nuovo Testamento. Questo periodo catastrofico, per la Terra e per gli uomini che vivono ancora nell'odio e nella paura, finirà sabato 22 dicembre 2012, data entro la quale l'uomo dovrà essere in grado di rivoluzionare se stesso e di trasformarsi, ritrovando l'armonia con il cosmo, cosciente di essere parte del Tutto.
Tra l'altro, tra gli eventi già accaduti vi è l'eclissi solare dell'11 agosto 1999 (che si è verificata con soli 33 secondi di ritardo rispetto al tempo pronosticato): ma la cosa più importante è che questa eclissi ha gettato, come previsto, un cono d'ombra "che indicherà all'uomo il proprio conflitto e la propria divisione" sull'Inghilterra, ma soprattutto sui Balcani, il Pakistan e l'India, terre dove si sarebbe manifestato, più che altrove, paura, odio, distruzione.
Un'altra profezia parla di un'onda di calore che partirà dal Sole, dando inizio a un cambio climatico, investendo le azioni degli uomini e dei governanti, che assumeranno una diversa posizione sociale e politica (la globalizzazione?). Questo dovrebbe spingerci a fare un esame di coscienza e a cambiare direzione nel processo di autodistruzione che abbiamo innescato con l'inquinamento, la deforestazione, il buco nell'ozono, e così via.
Per evitare il disastro, i Maya ci chiedono di fare un salto qualitativo e di attivare una coscienza planetaria, che apra la mente molto al di là degli interessi personali. Dopo aver preso atto delle nostre azioni distruttive, dobbiamo ritrovare la capacità di vivere in armonia con gli altri popoli e con l'universo intero. Ma anche di espanderci nello spazio, per apprendere sulla base delle esperienze personali il segreto della vita, di cui noi facciamo parte.
Un'altra profezia riguarda una cometa o un asteroide molto dannoso per l'umanità, la cui traiettoria dovrebbe colpire la Terra. E, guarda caso, sia l'Inghilterra che gli Stati Uniti hanno pronta una task-force, con missili sempre pronti a partire per distruggere un eventuale asteroide.
Secondo studi effettuati da alcuni scienziati il 21 dicembre del 2012 la rotazione della nostra Terra sul proprio asse subirà una fermata che durerà 72 ore per poi riprendere a ruotare in senso inverso, con la conseguente inversione dei poli magnetici. Questa fermata darà probabilmente luogo a eventi climatici e sismici anomali di grandi proporzioni e l’umanità subirà molte perdi

Ogni tanto ci penso e dico: "e se succedesse per davvero ??"...noi studentelli di medicina saremo all inizio del 4°anno con 3 anni di studio buttati al vento...
martedì 30 marzo 2010
Commento sull' articolo del Prof.
Internet è diventato ormai un mezzo dalla potenza inimmaginabile. Internet è esploso e oggi è un 'multiverso', un insieme di tanti universi e di innumerevoli dimensioni: informa e fa business, diverte e fa comunicare con mail, chat e blog, diffonde alla massima potenza la voce dei governi e delle multinazionali e allo stesso tempo dà spazi sorprendenti alle persone qualunque e ai loro micromondi, compresi i video girati con la famiglia in vacanza, impone realtà alternative, dove milioni di persone si rifugiano e conducono esistenze alternative (come avviene nel popolarissimo gioco «Second Life»). E' incredibile pensare che basti un semplice click su 'connetti' per entrare in questa rete di proporzioni gigantesche.
Io ho iniziato a usare internet circa 5-6 anni fa per eseguire ricerche ai fini personali ma soprattutto per quelli scolastici e sinceramente ora non saprei come fare senza questo strumento. Secondo me, però, passando dalla pagina di carta allo schermo perdiamo la capacità di concentrazione, sviluppiamo un modo di ragionare più superficiale perché saltando continuamente da un pezzo d’informazione all’altra grazie ai link, arriviamo ovunque vogliamo, ma al tempo stesso perdiamo spessore perché non abbiamo più tempo per riflettere, contemplare. Soffermarsi a sviluppare un’analisi profonda sta diventando una cosa innaturale. Internet sta prendendo il sopravvento su tutto. Anche il fatto della progressiva digitalizzazione dei giornali e dei libri: d 'accordo si riduce l inquinamento, il disboscamento e altro ma il cartaceo resterà pur sempre il favorito dalle persone perchè coinvolge più sfere sensoriali. Mi preoccupa il fatto che un giorno il mondo virtuale prevalga su quello reale; e sarebbe la fine per tutti... Intenet contribuisce molto sul Personal Learning Environment oggigiorno ma ciò che fa arricchire il nostro bagaglio personale di conoscenze devono essere principalmente le esperienze vissute e concrete: nel senso la teoria serve a poco senza la pratica.La vita reale molte volte non segue la teoria: ad esempio se un ragazzo ha 4 pezzi di pane e un altro ne ha 0, statisticamente in media hanno 2 pezzi per uno, però il secondo muore di fame. Infine ho trovato molto interessante la metafora e condivido che sia la più bella perchè la figura del maestro oggi praticamente non esiste più.
Io ho iniziato a usare internet circa 5-6 anni fa per eseguire ricerche ai fini personali ma soprattutto per quelli scolastici e sinceramente ora non saprei come fare senza questo strumento. Secondo me, però, passando dalla pagina di carta allo schermo perdiamo la capacità di concentrazione, sviluppiamo un modo di ragionare più superficiale perché saltando continuamente da un pezzo d’informazione all’altra grazie ai link, arriviamo ovunque vogliamo, ma al tempo stesso perdiamo spessore perché non abbiamo più tempo per riflettere, contemplare. Soffermarsi a sviluppare un’analisi profonda sta diventando una cosa innaturale. Internet sta prendendo il sopravvento su tutto. Anche il fatto della progressiva digitalizzazione dei giornali e dei libri: d 'accordo si riduce l inquinamento, il disboscamento e altro ma il cartaceo resterà pur sempre il favorito dalle persone perchè coinvolge più sfere sensoriali. Mi preoccupa il fatto che un giorno il mondo virtuale prevalga su quello reale; e sarebbe la fine per tutti... Intenet contribuisce molto sul Personal Learning Environment oggigiorno ma ciò che fa arricchire il nostro bagaglio personale di conoscenze devono essere principalmente le esperienze vissute e concrete: nel senso la teoria serve a poco senza la pratica.La vita reale molte volte non segue la teoria: ad esempio se un ragazzo ha 4 pezzi di pane e un altro ne ha 0, statisticamente in media hanno 2 pezzi per uno, però il secondo muore di fame. Infine ho trovato molto interessante la metafora e condivido che sia la più bella perchè la figura del maestro oggi praticamente non esiste più.
martedì 16 marzo 2010
EMOZIONI INTER

LONDRA, 16 marzo 2010 - Certe volte non trovi il gol da dicembre, ma in realtà stai solo aspettando l’occasione giusta. Certe volte serve l’unico che sa come si vince una coppa, per cancellare quella che sembrava una maledizione. Certe volte puoi lasciare una squadra galattica per diventare una stella altrove. Certe volte serve un tecnico "speciale" per continuare a credere in traguardi speciali. L’Inter passa ai quarti di Champions, vince a Stamford Bridge 1-0, elimina il Chelsea e il re di coppa Ancelotti: lo fa con un gol di Samuel Eto’o al 78’, su un grande assist di Sneijder, lo "scarto" del Real. Lo fa giocando con una formazione d’attacco, ma attenta e ben messa in campo. Lo fa soffrendo, come inevitabile, ma con un 3-1 complessivo.
Infine vorrei ricordare una perla di Josè Mourinho sulla Champions League: “Ci sono tanti allenatori che l’hanno vinta perché ogni anno un

lunedì 15 marzo 2010
L'INIZIO
Dopo due settimane dall'inizio delle lezioni inizio la creazione del mio blog. In questi 14 giorni circa, precisamente dalla prima lezione di informatica in cui il prof.Formiconi ci ha descritto le varie modalità di esecuzione dell'esame, il dilemma shakespeariano (blog o 'zoccolo duro') è stato costantemente presente nella mia testa. Alla fine la modalità blog ha prevalso visto anche la mole di roba da studiare per quelli dello 'zoccolo duro'. Sinceramente un paio d'anni fa avevo creato un blog su myspaces ma con l'esplosione di Facebook il blog è stato abbandonato nel gigantesco mondo virtuale.
Visto che siamo all'inizio del nostro percorso come studenti di medicina vorrei proporvi questo video, tratto dal telefilm Scrubs (mi fa buttar via dalle risate), che anche se non ci riguarda direttamente ci mostra ironicamente cosa prima o poi ci aspetterà.
Visto che siamo all'inizio del nostro percorso come studenti di medicina vorrei proporvi questo video, tratto dal telefilm Scrubs (mi fa buttar via dalle risate), che anche se non ci riguarda direttamente ci mostra ironicamente cosa prima o poi ci aspetterà.
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